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"I TOPI DI CICE" è il marchio che definisce l'omonima serie di illustrazioni realizzate prevalentemente ad acquerello: in origine piccoli quadri sono poi divenuti biglietti augurali, stampe incorniciabili e prodotti illustrati. Sono cresciuti pian piano negli anni, un personaggio dopo l'altro, un'immagine dopo l'altra, commissione dopo commissione fino a diventare un vero e proprio brand, una linea di biglietti augurali, segnalibri e prodotti realizzati ognuno con gentilezza e amore.


Nella nostra quotidianità segnata spesso da fretta e disattenzione reciproca, vorrei che i miei topi suscitassero in chi li riceve o li guarda un sorriso.

DA DOVE NASCONO?
Sicuramente dalla passione per il disegno, per l'arte e per i libri.

Le immagini e i racconti dei libri che mi avevano cresciuta, l'amore per il dettaglio, l'illustrazione e l'ambientazione naturale trovarono il loro spazio anche sulla carta (il mio supporto preferito). I miei topolini avevano il musetto triangolare e regolare, l'occhio piccolo e scuro, il pelo chiaro e il sottogola bianco, gli abiti ben curati e colorati, l'insieme ricco di piccoli e minuti particolari ottenuti in punta di pennello.

Nasceva e prendeva così forma la serie de I TOPI DI CICE: ogni commissione realizzata ha la peculiarità di riprendere le caratteristiche di coloro cui è rivolta e ogni disegno è diverso dall'altro, curato nel disegno, nella pittura e nei particolari che fanno di ognuno di essi un pezzo unico.

LA TECNICA
Ho iniziato ad usare l’acquerello presto, nell'estate dei miei sette anni in un piccolo atelier di Varenna (LC); tre incontri quell'estate, pochi altri in seguito nel corso degli anni: osservavo Annamaria (la mia insegnante) dipingere, disegnavo, copiavo, immaginavo, imparavo a usare l'acqua.
E' con questa tecnica che sono nati i miei topi: topi gentili, che richiedono colori delicati e atmosfere accoglienti. Negli ultimi anni erano ormai diventati tanti e l’acquerello consolidato, così, bisognosi di novità, sono stati raggiunti dai conigli e dalla pittura digitale che permette l’utilizzo, ad esempio, di stoffe reali, elementi che amo tanto e mi piace inserire nelle mie illustrazioni.

CHI FU IL PRIMO?
Il capostipite è stato il topino con la lampadina. Volevo fare il regalo di compleanno a mio padre e lo volevo pensato proprio per lui, fu la traduzione adulta di quello che io, da bambina, avevo detto alla maestra: "mio papà di lavoro avvita le lampadine" ;) Dopo il successo riscosso nacque la topina dottoressa, pensata per Maura, una cugina medico... e poi da lì tutti gli altri...

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